Juve Stabia, Langella: «Ho tolto il pane alla mia famiglia per salvare la società»
Il presidente della Juve Stabia, Andrea Langella, ha espresso le sue parole come riportato da stabiachannel, dopo il pareggio contro il Taranto.
Queste le sue parole: "Sono rammaricato da alcuni commenti perché ricordo a tutti che abbiamo 37 punti in classifica in una stagione contraddistinta dal piano di rientro dal debito. Ricordo a tutti che io in persona ho sempre dichiarato che l’obiettivo fosse la salvezza e, magari, fare qualche punto in più dello scorso anno. Mi scuso con la Curva Sud perché i tifosi fanno sacrifici per seguirci e ultimamente i risultati non stanno rendendo loro giustizia. Ad altri dico che sono pronto a cedere il mio 50% se vogliono che io vada via, qualcuno dimentica che negli ultimi 3 anni abbiamo faticato per reggere una posizione debitoria eccessiva frutto anche di alcune spese nascoste. Personalmente ho tolto il pane alla mia famiglia per salvare una società che, altrimenti, oggi non sarebbe in serie C. Per quanto concerne il mercato, sono partiti alcuni calciatori in esubero o che, come Santos, avevano deluso le attese. Poi abbiamo dovuto fare i conti con il rispetto dell’indice di liquidità. Tengo a precisare che, rispettando il diesse Di Bari che stimo tantissimo, io personalmente a gennaio mi sono esposto economicamente mettendo a disposizione un budget extra per portare un attaccante vero a Castellammare, purtroppo non ci siamo riusciti. Detto ciò, ho visto un discreto secondo tempo, resta l’amarezza per la palla che non ha voluto saperne di entrare".